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  • Immagine del redattoredott. Di Mauro

Quale psicologo scegliere?

Aggiornamento: 21 feb 2018




"Buonasera dottor Di Mauro mi chiamo Andrea e sono un ragazzo di 30 anni. Volevo andare da uno psicologo per potermi sfogare ed essere aiutato dopo rottura con la mia ex dopo 3 anni di storia. Ho alcune domande che vorrei farle... come faccio a scegliere lo psicologo ? Dopo averlo scelto come faccio a capire se la terapia sta andando bene? Come faccio a capire se il terapista è bravo dato che è la mia prima esperienza? Esiste una valutazione degli psicologi o devo fidarmi con chiunque io vada? Grazie Andrea


Caro Andrea,

credo che sia opportuno fare una rapida chiarezza fra le due figure di psicologo e psicoterapeuta: entrambi sono laureati in psicologia ed iscritti nell’Ordine degli Psicologi dopo il previsto Esame di Stato. Entrambi possono svolgere attività professionale sia in ambito pubblico sia in quello privato.

Lo psicologo oggi possiede conoscenze e strumenti di intervento molto ampi e, con un perfezionamento postlaurea, può formulare diagnosi, individuare e generare soluzioni a vari problemi, programmare progetti i cui obiettivi riguardano il miglioramento e la crescita del benessere, può fornire consulenza nei più disparati settori (da quello pubblicitario a quello politico), può fornire un trattamento specializzato riabilitativo per quei deficit connessi a varie sindromi neuropsicologiche. Fermo restante che abbia effettuato almeno un master o un perfezionamento (uno o due anni in genere) grazie al quale abbia appreso tecniche e teorie corrispondenti.

Lo psicoterapeuta è uno psicologo che ha continuato gli studi dopo la laurea per ulteriori quattro anni iscrivendosi ad una scuola di specializzazione. Nella maggior parte dei casi la formazione è focalizzata sul trattamento delle principali classi dei disturbi mentali. Durante gli anni di specilizzazione in psicoterapia, lo psicologo frequenta lezioni di teoria, svolge un training settimanale con un gruppo ristretto di colleghi dove mette in pratica le nozioni e le tecniche che va acquisendo, svolge un tirocinio annuale, partecipa a seminari e convegni ed indicativamente si impegna in una terapia personale. In sostanza, lo psicoterapeuta è l'operatore tecnico più specializzato in ambito clinico psicopatologico.


Arrivo alle tue domande: come si fa a scegliere? Non c'è un criterio valido in modo assoluto. Dipende sempre da te, dal tipo di problema che riferisci e dall'obiettivo che ti poni. Esistono molti modelli terapeutici che hanno ricevuto numerosi controlli sperimentali e in linea teorica hanno mostrato una significativa efficacia nel ridurre la sofferenza del paziente. Questo in linea generale. Se consideriamo il singolo terapeuta le cose sono più difficili da definire. Accade con quasi tutte le professioni verso cui ci indirizziamo per risolvere un problema, dal concreto all'astratto. Una regola primaria è cercare informazioni essenziali e in questo caso internet è un buon fornitore di dati. Puoi controllare sul sito dell'Ordine degli Psicologi per controllare che il terapeuta che ti hanno segnalato sia iscritto all'Albo e se abbia la dicitura "psicoterapeuta" oltre a quella di psicologo accanto al suo nome e cognome. Puoi cercare se abbia un sito web dedicato, leggerne il tipo di formazione che ha acquisito, quanta esperienza professionale indica. Valuta se alcune informazioni ti "suonino" quantomeno strane e poco chiare, le quali possono facilmente essere controllate su wikipedia. In genere, gli psicoterapeuti sono formati per trattare qualsiasi tipo di disagio psichico ma per esperienza ciascuno ha una maggiore familiarità verso alcuni specifici disturbi rispetto ad altri. Quindi non prendere molto sul serio coloro che annunciano di essere in grado di risolvere tutti i problemi e gli pseudoproblemi che attraversano la sfera psichica di una persona comune.


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Quando ti sei deciso verso chi rivolgerti puoi anche cercare qualche informazione sul modello clinico adottato e approfondire brevemente di cosa si tratti per fartene un'idea ragionevole. Perchè ti consiglio di informarti anche sulla teoria prima ancora di incontrare il terapeuta? Perchè la psicoterapia non è una disciplina unitaria ed è fatta di tanti percorsi di ricerca che corrono paralleli, come tante ramificazioni dello stesso albero della psicologia. Il motivo è semplice: la mente e il comportamento dell’uomo sono complessi e non stanno mai fermi. Evolvono e indietreggiano, si spostano di lato e fanno le giravolte, tutto il contrario di quanto accade nelle altre scienze più “tradizionali” che hanno a che fare con oggetti di studio più stabili rispetto ai pensieri e alle emozioni umane. È stato inevitabile che si generassero diverse psicoterapie che in modo differenziato si occupassero dell'ampia costellazione di fenomeni mentali, emotivi, relazionali e culturali dell’uomo.


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Infine, ogni scelta è in parte una scommessa. Alle volte il terapeuta che è stato fantastico per un tuo conoscente non lo è per te. Accade con il dentista o l'oculista ad esempio, accade con lo psicologo che hai scelto. Accade magari al primo incontro, ma aspetta. Il primo incontro è vero è molto importante ma non risolutivo. Le prime impressioni contano, tuttavia anche il dopo, quando termina il colloquio e vai via. Cerca di capire che tipo di emozioni hai provato, se alle domande che hai posto hai ricevuto adeguate risposte, se gli obiettivi che avete discusso siano realistici. Cerca di comprendere se il terapeuta ha compreso il tuo problema o piuttosto sembrava un po' troppo rivolto alle indicazioni della scuola di riferimento. Soprattutto poniti delle ipotesi su come funziona il colloquio e cerca di verificarle ai successivi incontri. Una cosa che posso dirti con un certo grado di sicurezza è che nei primi tre mesi hai già delle conferme personali sulla qualità della terapia. In sostanza, il primo colloquio non puoi ridurlo ad una conclusione definitiva ed è meglio rinviare per un bilancio provvisorio, perchè pensa sempre al fatto che il tuo disagio non è nato in breve tempo, ma lo hai coltivato molto tempo prima e a lungo, e necessita di tempo.


Spero di esserti stato utile. Un saluto.


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